IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
I piani del Ministero dello Sviluppo Economico per gli aiuti alle imprese nel contesto del PNRR
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato nel luglio 2021 è il piano strategico che permette all’Italia di accedere ai fondi stanziati dal Next Generation EU, il programma da 750 miliardi di euro che l’Unione Europea ha approvato per risanare le economie degli Stati membri a seguito della crisi causata dal Covid-19. Il PNRR italiano prevede una serie di investimenti e attività da implementare per favorire la ripresa dell’economia italiana: il documento illustra le misure e le riforme pianificate dal Governo raggruppate in sei Missioni elaborate coerentemente con i Pilastri del Regolamento RRF (Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza) europeo. I 191,5 miliardi di euro stanziati nel Piano sono quindi stati ripartiti tra le riforme per digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione e salute.
All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Ministero dello sviluppo economico è titolare di 10 progetti di investimento e un progetto di riforma, relativo alla revisione del codice della proprietà industriale, ognuno dei quali è stato elaborato in risposta alle indicazioni della Commissione europea, ma con lo scopo ultimo di rafforzare il potenziale di crescita del Paese. A tal fine il Ministero dello sviluppo economico ha ricevuto 18,161 miliardi, necessari per porre le basi per uno sviluppo duraturo e sostenibile dell’economia garantendo la rapidità di esecuzione dei progetti attraverso una semplificazione degli strumenti in modo da favorire un aumento della produttività.
In particolare, i settori su cui si concentra l’azione del MISE nel più grande progetto del PNRR sono:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività del sistema produttivo, i cui progetti hanno l’obiettivo di favorire l’innovazione digitale e la trasformazione dei processi produttivi delle imprese, sostenere gli investimenti strategici nell’ambito della Transizione 4.0 e favorire i progetti innovativi per le filiere del Made in Italy. I progetti di investimento sono, inoltre, accompagnati dalla riforma sulla proprietà industriale che mira a definire una strategia pluriennale per promuovere la cultura dell’innovazione e gli strumenti di protezione e valorizzazione della proprietà industriale.
- Rivoluzione verde e transizione ecologica con progetti finalizzati alla transizione verde del Paese attraverso il ricorso alle energie rinnovabili, l’aumento della resilienza ai cambiamenti climatici, e il sostegno agli investimenti di ricerca e innovazione. Viene inoltre sostenuta la crescita di startup innovative nel settore della transizione ecologica con la creazione di un fondo rivolto ai settori delle energie rinnovabili, dell’economia circolare, della mobilità, dell’efficienza energetica, dello smaltimento dei rifiuti e dello stoccaggio di energia: il Green Transition Fund (GTF).
- Dalla ricerca all’impresa ci sono progetti appartenenti alla missione “Istruzione, formazione e ricerca” che puntano a potenziare le competenze e cogliere le sfide tecnologiche e ambientali allo scopo di incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo.
- Inclusione e coesione è il settore su cui il Ministero dello Sviluppo Economico investirà più di 400 milioni euro per rafforzare e avviare l’imprenditorialità femminile attraverso il “Fondo Impresa Donna”.
Riferimenti:
https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/PNRR-aggiornamento-dicembre_-2021.pdf