La strategia europea per l’attuazione dell’Agenda 2030

Il Green Deal Europeo ha riformulato su nuove basi l’impegno europeo ad affrontare i problemi legati al clima e all’ambiente e finalizzato ad incidere sui target della Strategia per l’energia ed il clima, già fissati a livello legislativo nel Clean Energy Package, il pacchetto di  otto atti legislativi  sulla  prestazione energetica degli  edifici, le energie rinnovabili, l’efficienza energetica, la governance e la progettazione del mercato elettrico. Il Green Deal prevede un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione con l’obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa, vale a dire l’emissione zero di CO₂, entro il 2050.

Il Documento della Commissione ha previsto un piano d’azione finalizzato a trasformare l’UE in un’economia competitiva e contestualmente efficiente sotto il profilo delle risorse ed è funzionale all’attuazione dell’Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Il Green Deal prevede iniziative riguardanti una serie di settori d’intervento fortemente interconnessi, tra cui clima, ambiente, energia, trasporti, industria, agricoltura e finanza sostenibile: tutte le attuali politiche finalizzate alla neutralità climatica saranno oggetto di esame e di revisione nell’ambito del nuovo documento.

La Commissione europea ha proposto la legge europea sul clima, entrata in vigore (Regolamento CEE/UE 30 giugno 2021, n. 1119) che “stabilisce l’obiettivo vincolante della neutralità climatica nell’Unione entro il 2050” e “istituisce un quadro per progredire nel perseguimento dell’obiettivo globale di adattamento”. La legge mira a garantire che tutti i comparti economici e che i settori della società contribuiscano all’obiettivo di azzerare le emissioni nette entro il 2050 e delinea un quadro per la valutazione dei progressi compiuti in questa direzione, proponendo inoltre la riduzione netta delle emissioni pari ad almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Tra le varie iniziative del Green Deal vi è anche una strategia sulla biodiversità per il 2030 il cui obiettivo è di far riprendere la biodiversità in Europa entro il 2030, attraverso il rafforzamento delle zone protette e il ripristino degli ecosistemi degradati, il potenziamento dell’agricoltura biologica, la riduzione dell’uso e della nocività dei pesticidi e il rimboschimento. Tutti gli Stati membri hanno riconosciuto la necessità di intensificare gli sforzi per contrastare le cause dirette e indirette della perdita di biodiversità e delle risorse naturali.

Con il Green Deal europeo è stato anche annunciato un meccanismo per una transizione giusta volto a fornire risorse per affrontare la sfida: il “Piano di investimenti per un’Europa sostenibile” o “Piano di investimenti del Green Deal europeo” propone il Just Transition Mechanism, che basa su tre pilastri. Innanzitutto, prevede un Fondo per la transizione giusta (JTF), attuato in regime di gestione concorrente, che è stato istituito con Regolamento 2021/1056/UE; il secondo pilastro è un regime specifico per una transizione giusta nell’ambito di InvestEU; infine, l’ultimo punto riguarda l’introduzione di uno strumento di prestito per il settore pubblico volto a mobilitare ulteriori investimenti a favore delle regioni interessate e a sostenere gli investimenti.

Il Green Deal europeo ha già dato un esempio positivo attraverso l’investimento in tecnologie di energia rinnovabile, e ha portato i principali partner internazionali a fissare le proprie date obiettivo per la neutralità climatica, sviluppando competenze e prodotti che andranno a beneficio anche del resto del mondo.

Riferimenti:

https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal/delivering-european-green-deal_en

https://temi.camera.it/leg18/post/il-green-new-deal-europeo.html

https://www.consilium.europa.eu/it/policies/green-deal/